Nasce tutto con gli Etruschi, eccelsi maestri orafi dell’antichità, che possedevano una tecnica raffinatissima di lavorazione dell’oro: la granulazione, che riduceva il metallo in granelli piccolissimi che venivano poi saldati su una lamina sottile per plasmare ogni forma di gioielli.

In seguito, gli orafi aretini vennero influenzati dal gusto ellenistico e iniziarono a creare gioielli importanti decorati con pietre preziose, anche se è nel Medioevo che l’arte orafa trovò da queste parti uno dei suoi grandi momenti di prosperità, specializzandosi, su commissione del papato, nella realizzazione di soggetti religiosi: croci, reliquiari, turiboli, navicelle, calici e ostensori. Nel Cinquecento, poi, nacquero le fiorenti botteghe orafe artigiane: i gioielli che venivano creati ad Arezzo arrivavano nelle corti rinascimentali di Firenze e Roma. Bisogna attendere il Novecento, però, per assistere alla nascita del distretto industriale orafo (che oggi conta oltre 1.100 aziende), e il 1926, quando Carlo Zucchi e Leopoldo Gori creano l’azienda UnoaAerre per la realizzazione e la commercializzazione di prodotti in oro, inserendosi nella tradizione millenaria locale con l’apporto di nuove idee e nuovi metodi che hanno lasciato un’impronta indelebile sul territorio della provincia di Arezzo.

Ogni volta che si siedono al banchetto, fondono dell’oro, danno forma al metallo, prendono in mano le lime, il traforo e le sue innumerevoli punte. Ogni volta che selezionano le pietre migliori, i diamanti più luminosi, i tagli più brillanti. Ogni volta che si confrontano su una complessità tecnica con i propri colleghi. Soprattutto ogni volta che incontrano un cliente nuovo o un volto famigliare: i suoi desideri, le sue aspettative, l’emozione per un momento importante della sua vita, l’affetto e il bene per qualcuno che rende speciale e unico quel momento. 

Gli artigiani orafi di Arezzo sono tra i più apprezzati al mondo, con le loro botteghe (o laboratori) che animano il centro storico della città. Anche per voi clienti un gioiello artigianale può diventare un’esperienza personale, sempre nuova e sorprendente: questa è la sfida. Immaginare il gioiello, cercare ispirazioni, magari anche abbozzarlo. Condividere i gusti e il carattere unici della persona che lo indosserà e, ancora, chiedere consiglio, lasciarsi guidare, scegliere insieme le soluzioni tecniche ed estetiche più efficaci e i materiali più adatti. Questo è il momento magico: fare un’esperienza, insieme.