È davvero strano e curioso che proprio l’ultimo momento di vita della foglia che si stacca dall’albero, proprio questo momento di forte caducità, doni alla foglia matura il suo colore più bello che in natura si possa ammirare. Vi siete mai soffermati sulla meraviglia dell’autunno? Questa stagione di mezzo sembra essere - nell’immaginario collettivo - nient’altro che un preludio fugace all’inverno che verrà, e per quanto nella nostra cultura la dimensione del passaggio a qualcos’altro sia sempre meno vissuta, percepita e amata, in realtà dobbiamo realizzare che proprio in questa stagione si cela - seppur timidamente - la vita.
La combinazione Toscana - autunno risulta l’ideale per una vacanza alla scoperta del nostro territorio. In questa stagione il turismo più convenzionale inizia a declinare, con la campagna che riesce ad offrire nuove esperienze, come i tour enogastronomici che permettono di assaggiare i prodotti autentici toscani, ma non finisce qui. Infatti, i paesaggi da ammirare cambiano diventando pieni di vita e colori, con l’opportunità di abbandonarsi a lunghe passeggiate ed esplorazioni immersi nelle tipiche sfumature gialle, rosse e arancioni. Insomma, questa stagione è perfetta per prendersi una pausa dallo stress della routine quotidiana, rilassarsi, ma soprattutto riscoprire la Toscana sotto una nuova veste. Quella di un clima ancora mite. Dell’aria fresca e frizzante che odora di castagne. Della vendemmia in pieno svolgimento.
Già, la vendemmia, con la sua atmosfera che porta aria di festa ovunque. Infatti, non è soltanto il momento di raccolta dell’uva, ma è l’occasione che riunisce tutte le persone che lavorano fianco a fianco per intere settimane. Il coronamento di un duro lavoro fatto insieme.
Le sue origini risalgono ai Sumeri, che già più di 6.000 anni fa utilizzavano la storia della vite per riferirsi simbolicamente all’esistenza umana e alle sue ‘fasi’ e nelle decorazioni situavano i tralci d’uva all’interno di scene di danze e banchetti. Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e uno dei riti più importanti era appunto la vendemmia, che a differenza di tutte le altre attività agricole era considerata un momento di festa, conviviale, una sorta di diversivo dalla dimensione quotidiana. Nel periodo che andava da settembre ad ottobre, infatti, si riunivano generazioni di famiglie, tra donne, uomini, anziani, bambini, ma anche amici e parenti, le cui fatiche erano alleviate dal desiderio di scoprire assieme il risultato di un’annata ricca di sacrifici, insidie metereologiche e speranze, per poi festeggiare la fine della raccolta con un ricco banchetto.
La vendemmia resta una delle attività agricole più importanti per la Toscana, mantenendo quel significato molto forte di condivisione sociale. Un appuntamento che ancora oggi riesce a gratificare i viticoltori e i contadini locali che attendono tutto l’anno per vivere questo momento speciale.
Vedere questa fantastica tradizione in una terra di eccellenze come la nostra vi regalerà emozioni e suggestioni uniche. Nelle cantine sarà possibile degustare i migliori vini delle annate precedenti, gustando e scoprendo il prodotto in un modo nuovo e comprendendo i processi alla base dei suoi fantastici sapori.
L’autunno è ormai alle porte: cosa state aspettando?